Il comunicato dell’incontro tra il Governo e il gruppo Fiat. In sintesi la FIAT in Italia resta ma non investe
Si è tenuto, a Palazzo Chigi, l’incontro tra il Governo e il gruppo Fiat. Per il Governo erano presenti il Presidente del Consiglio Mario Monti, i Ministri Corrado Passera, Elsa Fornero, Fabrizio Barca e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà. Per il gruppo Fiat erano presenti il presidente John Elkann e l’amministratore delegato Sergio Marchionne.
Fiat ha illustrato le proprie stime sull’andamento del mercato automobilistico italiano e internazionale e le prospettive strategiche di sviluppo futuro del gruppo, concentrandosi in particolare su quelle che possono derivare dall’integrazione delle piattaforme di Chrysler e Fiat.
Particolare riferimento è stato fatto ai 5 miliardi di investimento realizzato in Italia negli ultimi tre
anni.
Da parte Fiat è stato espresso apprezzamento per l’azione del Governo che ha giovato alla credibilità dell’Italia e ha posto le premesse, attraverso le riforme strutturali, per il miglioramento della competitività, oltre che per un cambiamento di mentalità idoneo a favorire la crescita.
I vertici di Fiat hanno quindi manifestato l’impegno a salvaguardare la presenza industriale del gruppo in Italia, anche grazie alla sicurezza finanziaria che deriva soprattutto dalle attività extraeuropee.
In questa prospettiva, Fiat è intenzionata a riorientare il proprio modello di business in Italia in una logica che privilegi l’export, in particolare extra-europeo. Il gruppo inoltre ha manifestato piena disponibilità a valorizzare le competenze e le professionalità peculiari delle proprie strutture italiane, quali ad esempio l’attività di ricerca e innovazione. Fiat ha inoltre confermato la strategia dell’azienda a investire in Italia, nel momento idoneo, nello sviluppo di nuovi prodotti per approfittare pienamente della ripresa del mercato europeo.
Il Governo ha apprezzato i risultati che Fiat sta conseguendo a livello internazionale e l’impegno assunto nel corso della riunione a essere parte attiva dello sforzo che il Paese sta portando avanti per superare questa difficile fase economica e finanziaria.
Al termine della riunione, Governo e Fiat hanno concordato di impegnarsi per assicurare nelle prossime settimane un lavoro congiunto utile a determinare requisiti e condizioni per il rafforzamento della capacità competitiva dell’azienda. In particolare, un apposito gruppo di lavoro sarà costituito presso il MISE per individuare gli strumenti per rafforzare ulteriormente le strategie di export del settore automotive.
Rassegna stampa:
– Corriere della sera: Fiat, impegno a restare in Italia
– EconomiaWeb: Fiat resta in Italia, ma salta il Piano
– Repubblica: Marchionne, oltre cinque ore da Monti “Fiat salvaguarderà presenza in Italia”
– Lettera43: Fiat cancella il Piano ma non l’Italia
Il mio pensiero e’ uno solo: liberiamoci della fiat cosi’ com’e’. Ci e’ costata e ci costera’ sempre piu’ in soldoni sonanti ed ancora nelle varie casse integrazioni che ormai si protraggono da decenni. Il moglioncino blu faccia bene i conti e cominci a rendere i milioni allo stato e al popolo italiano e poi se ne vada! Una zavorra tale la puoi sempre trovare, invece in Italia ci sono societa’ sane che producono utili senza aiuti statali(palesi o debitamente cammuffati), sono quelle che vanno aiutate non CHI ORMAI NON INVESTE PIU’ IN RICERCA, ma investe solo nella ricercadi soldi a costo zero.