Fiat in India: venti nuovi showroom entro 18 mesi

Segue articolo tratto da Milano Finanza – Borsa Italiana relativo alle prossime mosse della Fiat che saranno attuate sul mercato automobilistico indiano.

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Sergio Marchionne aveva espresso piu’ volte l’insoddisfazione per i risultati dell’alleanza tra Fiat e il gruppo indiano Tata.L’ultima volta, scrive MF, era stato al meeting di Rimini a meta’ agosto quando, di fronte al fatto che meta’ dell’investimento gia’ effettuato dal Lingotto in Fiat India Automobiles e’ andato persa, il manager italo-canadese spiego’ che “l’alleanza con Tata andra’ avanti ma i termini dell’accordo dovranno cambiare”. Neanche un mese dopo ed ecco le prime mosse. Ieri Rajeev Kapoor, ceo di Fiat India Automobiles, ha annunciato che il Lingotto nei prossimi 18 mesi aprira’ 20 showroom monomarca nelle principali citta’ indiane. La Fiat, insomma, non si accontentera’ piu’ di appoggiarsi al network dell’alleato Tata, ma almeno sul mercato metropolitano fara’ da sola. L’iniziativa prevede che nelle campagne indiane il Lingotto continui a vendere auto tramite i concessionari Tata, ma nelle grandi citta’ questi ultimi saranno chiamati a creare accanto ai punti vendita della casa indiana showroom separati per le vetture del gruppo torinese. Nei piani del Lingotto la mossa e’ volta a valorizzare meglio le proprie auto separandole da quelle dell’alleato locale, ma che anche segnala che l’intesa con il partner indiano sta mostrando sempre piu’ la corda. Non manca, infatti, chi fa notare che il lancio della Tata Nano ha occupato i segmenti piu’ bassi nel mercato indiano, nuocendo non poco alle vendite Fiat nel subcontinente, in special modo alla Palio, che assieme alla Grande Punto viene fabbricata nello stabilimento di Ranjangaon. Tale situazione a lungo andare potrebbe anche minare l’alleanza tra italiani e indiani e si inserisce in un quadro globale che e’ sempre piu’ in subbuglio per quanto riguarda le alleanze tra le grandi case automobilistiche. Sempre ieri infatti Osamu Suzuki, numero uno della omonima casa automobilistica, ha spiegato che il gruppo giapponese non prevede di riavviare le trattative con l’alleato Volkswagen, che ha una quota del 20% in Suzuki, per la partnership sulle small-car.

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Michele Antonucci

Car Enthusiast & Automotive Journalist

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